La velocista olandese Sivan Hasan è caduta all’ultimo giro dei 1.500 metri femminili, mandando in frantumi le speranze e i sogni di gloria olimpica della campionessa del mondo 2019.
O almeno così pensavano tutti.
Nonostante sia scesa all’11° posto a 300 metri dalla keniota dopo che la keniana Edina Jepetok è scivolata e caduta, Hassan si è ripresa ed è andata in missione per vincere le qualifiche.
Il desiderio di vincere del 28enne ha suscitato reazioni diffuse su Twitter:
Per quanto impressionante sia stato, fare quel tipo di sforzo per tornare indietro e finire prima può tornare a morderla.
Hassan è diventato il primo atleta a partecipare al “triathlon” alle Olimpiadi: 1500m, 5000m e 10.000m. Ha bisogno di conservare ogni grammo di energia che può fare in ogni evento – un totale di 24.500 m se riesce a raggiungere la finale in tutti e tre.
Tutto quello che doveva fare per arrivare al prossimo round di 1.500 m era finire al sesto posto, ma ha riempito gli ostacoli post-burn e potrebbe pagarla nella finale di 5.000 m che si terrà lunedì mattina – per non parlare della semifinale di 1.500 m di mercoledì finale, la finale 1500 metri venerdì e la finale 10.000 metri sabato.
Hassan è riuscita a realizzare l’impensabile una volta e dovrà farlo di nuovo.
La quattro volte campionessa del mondo è nata ad Adama, in Etiopia, ma è fuggita nei Paesi Bassi come rifugiata quando aveva 15 anni ed è diventata cittadina olandese nel 2013.
Anche le sorelle canadesi Gabriella DeBois Stafford e Lucia Stafford sono arrivate alle semifinali dei 1500 m.
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