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Il termine “cashback” è ormai all’ordine del giorno.
Il riferimento principale è verso le iniziative governative finalizzate ad incentivare i pagamenti digitali con una restituzione, in percentuale, sugli acquisti cashless.
La pratica del cashback trova però applicazione, nel digitale, anche in altri ambiti.
Motivo, quest’ultimo, per cui è importante chiarire l’origine, il significato e le varie applicazioni della parola, nelle sue varie declinazioni.
Prima di tutto va detto che il termine, mutuato dall’inglese – così come accade per altri vocaboli particolarmente usati nel linguaggio giornalistico – riconduce al significato letterale di “soldi indietro”, nel senso di “rimborso”.
Nel caso delle già citate misure governative nate durante il governo Conte, il cashback fa riferimento a una restituzione di denaro, in percentuale, sugli acquisti effettuati senza utilizzare il contante, ad esclusione delle spese effettuate online.
A questo proposito va detto che, dopo il fermo anticipato del piano rimborsi da parte del governo Draghi, l’app Satispay ha prorogato il servizio per altri sei mesi, mentre gli utenti dell’App Io, in lizza per il “Super Cashback”, a seguito della sospensione della classifica, potranno presentare un reclamo.
La formula del cashback trova comunque applicazione anche in altre forme di intrattenimento e servizio digitale.
Il primo esempio è quello della telefonia, visto che alcuni operatori hanno rilanciato iniziative affini a quella governativa, come nel caso di Vodafone “Happy Cashback”, un modo, per gli iscritti al servizio, di accumulare punti digitali – anche per mezzo di acquisti nei negozi convenzionati – poi convertibili in sconti sulle ricariche.
Passando a un altro esempio, non si può non citare il cashback in riferimento al gioco digitale, visto che questa modalità è tra le più utilizzate nell’ambito delle sale online, come confermano i bonus casino: in questo caso le somme versate sono restituite agli utenti in proporzione alla percentuale delle perdite, oppure sul totale delle giocate effettuate.
Spesso tali bonus sono caratterizzati da una percentuale fissa sull’importo perso, e variano in base all’interazione del giocatore, con cadenze che possono essere giornaliere, settimanali o mensili.
Dai casinò digitali alle smart tv, e alle tv in streaming, il passo è breve, quando si parla di cashback.
Una novità, in questo senso, viene da Helbiz, società americana attiva nel campo della mobilità interurbana. Nel caso dell’azienda newyorkese, il cashback assume un significato tutto particolare, visto che, dietro l’acquisto del pacchetto “Helbiz Live”, relativo ai diritti del campionato di serie B, il credito sarà spendibile dall’utente nei servizi di micro-mobilità di cui l’azienda è attualmente leader.
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